CARLO NANGERONI (1922-2018)

CESARE TACCHI (1940-2014)
10 Gennaio 2019
MICHELE ZAZA (1948)
10 Gennaio 2019
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Carlo Nangeroni nasce a New York il 24 giugno 1922 da famiglia di emigranti Lombardi. Dal 1938 al 1942 frequenta i corsi della "Scuola Superiore di Arte Cristiana Beato Angelico" di Milano e nel contempo i corsi serali a Brera dove è allievo di Mauro Reggiani.

Nel 1946, ritorna negli Stati Uniti e si stabilisce a New York dove abita la famiglia. Sono anni di esperienze di vita, esperimenti e ricerche nel campo dell'arte a contatto con il rinnovamento della pittura americana e l'affermazione dei suoi maggiori artisti.
Nella primavera del 1948 incontra lo scultore Alexander Archipenko, in quei tempi a New York, e ne frequenta lo studio. In quegli anni entra in contatto con le idee ed i protagonisti dell'"action painting" come Willem de Kooning e Franz Kline. Nel 1949 allestisce la sua prima esposizione personale alla "New York circulating gallery of paintings".

Per un breve periodo dipinge con orientamento astratto espressionista. Le opere di questo periodo verranno poi esposte in una personale del 1958 alla Meltzer gallery della 57° strada.



Nel 1958 torna in Italia e si stabilisce a Milano per potersi dedicare esclusivamente alla pittura. Nel novembre1959 espone per la prima volta in Italia nella galleria Schneider di Roma assieme allo scultore Carmelo Cappello. La mostra viene visitata anche da Willem de Kooning che in quei giorni si trovava a Roma.

Nel 1960 ritiene concluso il suo periodo informale e muta le libere pennellate in elementi plastici definiti cominciando a sperimentare un'organizzazione razionale. Da pennellate arcuate derivano elementi semicircolari e da questi nasce il cerchio che diventa una costante di base del suo lavoro.
A Milano prende contatto con l'ambiente artistico della città. Incontra artisti come Gianni Colombo, Piero Manzoni, Lucio Fontana, il "Gruppo T", Paolo Schiavocampo, Gianni Brusamolino, Miro Cusumano, i critici Franco Russoli, Marco Valsecchi, Carlo Belloli e molti altri.

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Nel 1963 conosce il gallerista Bruno Lorenzelli che gli propone un contratto in esclusiva che durerà fino al 1973. Nello stesso anno gli allestisce una mostra personale a Bergamo presentata dal critico Marco Valsecchi.
Sempre nel1963 conosce Emilio Scanavino che lo invita a Calice Ligure nell'entroterra del Savonese dove si è stabilito da poco. Anche per Nangeroni Calice diventerà la sede estiva e poco dopo arriveranno molti artisti italiani e stranieri a formare durante l'estate un'affollatissima colonia.

Nangeroni espone per la prima volta a Milano nel 1965 presso la galleria di Bruno Lorenzelli junior con prefazione al catalogo di Michel Seuphor. Nello stesso anno è invitato alla IX Quadriennale di Roma. Nel 1967 viene invitato con Emilio Scanavino, Arturo Bonfanti, Carmelo Cappello e Renato Volpini alla "Art Alliance Foundation" di Philadelphia. Nel 1968 sposa Mary D'Orazio.

Negli anni 1968 e 1969 è invitato al "Musèe d'Art Moderne" alle esposizioni di " Realitès Nouvelles". Nel 1968 progetta le scenografie per "El retablo de Maese Pedro" di De Falla, "Job" di Dalla piccola, e "Oedipus Rex" di Strawinski per la stagione del Teatro Comunale Margherita di Genova. Nel 1972 è invitato alla Biennale di Venezia per la grafica.
In questi anni opera nell'intento di sviluppare una sua "grammatica" di lavoro, utilizzando prevalentemente gamme di grigi su fondi bianchi e quasi abbandonando il colore.

Carlo Nangeroni nel 1973 è invitato alla X quadriennale di Roma. Nel 1984 esegue un affresco di sei metri per due e ottanta nella tenuta Melzi di Cavaglià (Vercelli). Nel 1986 viene invitato alla Biennale di Venezia nella sezione "Colore, aspetti della ricerca cromatica organizzata" e alla XI Quadriennale di Roma. Continua poi, negli anni novanta, questa sua ricerca frammentando in particelle di colore le campiture, per ottenere una maggiore vibrazione luminosa.

Sono del 1994 due grandi esposizioni antologiche al Palazzo Ducale di Massa ed alla bibliomediateca comunale di Terni presentate dal critico Luciano Caramel. Dal 1973 al 2004 è docente presso la "Scuola Politecnica di Design" di Milano. Sue opere si trovano in collezioni negli Stati Uniti, in Francia, in Germania, in Italia, nella collezione d'arte contemporanea della New York University, alla galleria d'arte moderna di Torino e in molteplici altre esposizioni negli Stati Uniti in Francia, Germania, Svizzera.

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