Corrado Cagli nasce nel 1910 e muore nel 1976, fu un artista eccezionale, rappresentante di una nuova arte, nella prima metà del XX secolo. Se avete un suo quadro e desiderate venderlo, il servizio Vendo quadri Corrado Cagli Milano di valutazioniacquistiquadri.it, potrebbe essere la via giusta!
Nato ad Ancona, Cagli è diventato un artista eccezionale in una nuova generazione di arte nella prima metà del XX secolo. Con altri artisti emergenti del periodo, Giuseppe Capogrossi ed Emanuele Cavalli, divennero noti come la Nuova Scuola di Pittura Romana. Ha dipinto murales ben noti nei suoi primi anni e ha continuato a sperimentare in stile neo-cubista e opere metafisiche.
È un artista pluripremiato come vincitore sia del Guggenheim Award del 1946 che del Marzotto del 1954. Il premio Marzotto è stato assegnato tra il 1951 e il 1968 ad artisti e pensatori che hanno contribuito alla rinascita culturale dell’Italia dopo la guerra, fornita dalla casa di moda Marzotto a Valdagno, Italia. Alcune delle sue prime mostre in Italia includono apparizioni per la Galleria d’Arte di Roma e la Triennale di Milano del 1936. Da quest’ultimo, Cagli ha presentato il suo pezzo, La battaglia di San Martino alla Galleria degli Uffizi nel 1983.
Cagli espose anche lavori a New York City nella Comet Gallery alla fine degli anni ’30. L’applicazione delle leggi razziali nel 1938 lo costringono a trasferirsi prima a Parigi e poi a New York, dove divenne cittadino americano. L’artista tornò di nuovo a New York dopo essere fuggito dall’Europa durante la seconda guerra mondiale. Dopo essere diventato cittadino americano, ha persino prestato servizio nei servizi armati statunitensi. Dalla sua esposizione ad alcuni campi di concentramento nazisti in Germania, ha creato disegni dell’esperienza e del suo impatto.
Dopo la fine della guerra, Cagli tornò nella sua casa artistica di Roma, dove sperimentò nelle sue opere informali. Nell’agosto del 1972 è stato il pittore ufficiale dello stendardo per il Palio di Siena (il Palio annuale di Siena o Ippica), di cui disse: “Il Palio in qualche modo diventa un dipinto, una rappresentazione della vita, anche se solo in forma allegorica oppure diventa una specie di arazzo, una composizione astratta e geometrica di simboli e riferimenti consacrati dalla tradizione. I suoi primi dipinti murali erano su un edificio in via Sistina e in una sala in via Vantaggio a Roma.
Come artista ha sperimentato la scultura con materiali poveri, realizzando ad esempio la serie di Cicute (1950 -1955), con pezzi di canne e modelli di maschere e ritratti fatti con cartoncini colorati, assemblati con punti metallici, che saranno fusi in bronzo in pochi esemplari, tra il 1960 e il 1965. Dipinge la serie Arlecchini, le Siciliane (1963-65), i Labirinti (1966), in cui coglie le suggestioni dell’arte contemporanea. Tra il 1970 e il 1973 realizza nella piazza di Göttingen un’opera monumentale sul luogo della sinagoga incendiata dai nazisti nel 1938.
È molto attivo anche come scenografo, e collabora con importanti registi e coreografi per prestigiose istituzioni: Balanchine, Milloss, Luigi Squarzina, Franco Enriquez; nel 1966 collabora a due scene del film La Bibbia di John Huston. La passione per il disegno e la grafica lo accompagna per tutta la vita: negli anni sessanta illustra le Opere di Ugo Foscolo e l‘Elogio della pazzia di Erasmo da Rotterdam; realizza 23 tavole ispirate al tema di Pulcinella, che espone a Roma alla Galleria La Torretta; altri suoi disegni si trasformano in arazzi, per lo più destinati ai grandi transatlantici, grazie al sodalizio con Ugo Scassa, fondatore dell’omonima arazzeria astigiana.
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