Valutazione quadri CARLO NANGERONI Milano

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Valutazione quadri CARLO NANGERONI Milano, cose da sapere.

Carlo Nangeroni, pseudonimo di Charles John Nangeroni, è nato a New York il 24 giugno 1922 da una famiglia di immigrati che provenivano dalla Lombardia. Dal 1938 al 1942 frequenta corsi presso la “Scuola di Arte Cristiana Beato Angelico” di Milano e contemporaneamente corsi serali a Brera dove studia con Mauro Reggiani. Nel 1946 tornò negli Stati Uniti e si stabilì a New York dove viveva la sua famiglia. Sono stati anni di esperienze di vita, esperimenti e ricerche nel campo dell’arte a contatto con il nuovo modo di dipingere americano e l’affermazione dei suoi maggiori artisti.

U.S.A.

Nella primavera del 1948 incontrò lo scultore Alexander Archipenko e sempre in quegli anni entrò in contatto con le idee e i protagonisti dell’action painting come Willem de Kooning e Franz Kline. Ha incontrato poeti e scrittori come Alastair Reed, Octavio Paz, Jorge Guillén. Nel 1949 tenne la sua prima mostra alla “Galleria di dipinti circolanti di New York”. Per un breve periodo ha sperimentato la pittura espressionista astratta. In quegli anni, ha lavorato anche per la rete televisiva “National Broadcasting Company” come scenografo per scenografie per opera e teatro, tra cui, per l’opera “Macbeth” di Verdi, “Il flauto magico” di Mozart “Amal and the Night” I visitatori” di Menotti e produzioni in prosa come “Richard the second” e “Macbeth” di Shakespeare, “Cyrano de Bergerac” di Rostand e altri. Ha iniziato a esporre in mostre collettive presso la “Pennsylvania National Academy” di Filadelfia, il “College of Fine Arts” presso l’Università di Illinois, il “Detroit Institute of Arts” di Detroit. Dal 1954 al 1957 creò una serie di opere quasi monocromatiche (bianche con piccole aggiunte di colore) con una forte “trama” e leggermente rialzate, dove ricordi figurali si mescolano a partiture in oggettive. Nel 1958 collaborò a un progetto pubblicitario intitolato “Chrisalis” di Salvador Dalì per un’azienda farmaceutica che produceva i primi tranquillanti.

Il rientro in Italia

Nel 1958 tornò in Italia e si trasferì a Milano per dedicarsi esclusivamente alla pittura. Nel novembre del 1959 fece la sua prima mostra in Italia alla Galleria Schneider di Roma con lo scultore Carmelo Cappello. Alla mostra hanno partecipato anche Willem de Kooning che, a quei tempi, era in visita a Roma. Nel 1960 il suo periodo informale stava finendo e trasformò le pennellate libere in elementi di plastica definiti iniziando a sperimentare l’organizzazione razionale. I suoi tratti arcuati divennero elementi semicircolari che, a loro volta, originarono il cerchio che divenne una base costante del suo lavoro. A Milano conobbe la comunità artistica della città. Ho incontrato artisti come Gianni Colombo, Piero Manzoni, Lucio Fontana, “Gruppo T”, Paul Schiavocampo, Gianni Brusamolino, Miro Cusumano, i critici Franco Russoli, Marco Valsecchi, Carlo Belloli e molti altri. Nello stesso anno organizza una mostra a Bergamo presentata dal critico Marco Valsecchi.

Nel 1963 conobbe Emilio Scanavino che lo invitò a Calice Ligure, sulla Riviera. Nangeroni acquistò una casa estiva lì e poco dopo molti altri artisti italiani e stranieri decisero di trascorrere l’estate a Calice Ligure dando alla luce una colonia molto indaffarata.

Le prime mostre in Italia

Nangeroni espose per la prima volta a Milano nel 1965 alla Galleria junior di Bruno Lorenzelli con una prefazione al catalogo scritto da Michel Seuphor. Nello stesso anno è stato invitato alla nona quadriennale di Roma. Nel 1967 viene invitato insieme a Emilio Scanavino, Arturo Bonfanti, Carmelo Cappello e Renato Volpini al ” Nel 1968 ha disegnato i set per “El retablo de Maese Pedro” di De Falla, “Job” di Dallapiccola e “Edipo Rex” di Stravinsky per la stagione del Teatro Comunale Margherita di Genova. Nel 1972 è stato invitato alla Biennale di Venezia. In quegli anni lavorò per sviluppare una “grammatica” del lavoro, principalmente utilizzando gamme di grigi su sfondi bianchi e quasi abbandonando tutto il colore. Nel 1968 ha disegnato i set per “El retablo de Maese Pedro” di De Falla, “Job” di Dallapiccola e “Edipo Rex” di Stravinsky per la stagione del Teatro Comunale Margherita di Genova. Nel 1972 è stato invitato alla Biennale di Venezia.

Un talento durato quasi un secolo!

Nel 1973 è stato invitato alla decima Quadriennale di Roma. Nel 1981 ha scoperto le meraviglie delle combinazioni, le variazioni tematiche e le ambiguità delle esperienze di colore e poi ha sviluppato una colorazione iridescente per mezzo di combinazioni di linee colorate verticali e piccole diagonali che formano un reticolo di microstrutture dove la luce è diventata un costante nel suo lavoro. Poi nel 1984 dipinge un affresco di sei metri per due e ottanta nella tenuta Melzi a Cavaglià (Vercelli). Nel 1986 è stato invitato alla Biennale di Venezia nella sezione “Colore, aspetti della ricerca cromatica organizzata” e alla undicesima Quadriennale di Roma. La sua ricerca è continuata negli anni Novanta, il suo lavoro si è frammentato in particelle con sfondi colorati, per ottenere vibrazioni luminose più elevate. Inoltre nel 1994, ha due importanti mostre antologiche al Palazzo Ducale di Massa e alla Bibliomediateca nella città di Terni presentate dal critico Luciano Caramel. Dal 1973 al 2004 ha insegnato alla “Scuola Politecnica di Design” di Milano. Le sue opere sono in collezioni negli Stati Uniti, in Francia, Germania, Italia, nella collezione di arte contemporanea della New York University, nella Galleria d’Arte Moderna di Torino e in molte altre mostre negli Stati Uniti in Francia, Germania, Svizzera.

 

Esposizioni principali

1958

1959

1960

1961

1963

1964

1965

1966

1967

1968

1969

1970

 

Valutazione quadri CARLO NANGERONI Milano

1971

1972

1973

1974

1975

1977

1978

1980

1982

1984

1985

1986

1988

1990

1991

1992

1994

1995

1997

1998

2003

2008

2009

2011

2014

2017

Carlo Nangeroni è morto a Milano il 13 marzo 2018 a 95 anni.

 

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