Emilio Scanavino nasce a Genova nel 1922.
Si è imposto sino dagli anni Cinquanta come uno dei maggiori protagonisti dell’Arte Italiana.
Le caratteristiche della sua pittura e in modo particolare il suo personalissimo segno si legano ed al tempo stesso si distinguono dall’informale di cui è stato un esponente di rilievo internazionale.
Più volte presente alla Biennale di Venezia ( 1950-1954-1958 ) è invitato con sala personale nel 1960 e nel 1966 vince il premio Pinin Farina.
Ha esposto nelle principali gallerie italiane e tenuto personali all’estero a Londra, Parigi, Bruxelles, Copenhagen, Amburgo, Malmo, Filadelfia ecc. Tra il 1973 e il 1974 gli vengono allestite tre importanti mostre antologiche: alla Kunsthalle di Darmstadt, a Palazzo Grassi a Venezia ,e a Palazzo Reale a Milano.
Della sua opera hanno scritto i maggiori critici, alcuni come Jaguer, Ballo, Jouffroy, Crispolti, Sanesi, Russoli, G.M. Accame con volumi monografici.
Dopo la sua scomparsa la città di Genova gli ha dedicato una importante antologica nel 1987, al Museo d’arte contemporanea di Villa Croce. All’inizio del 1999 alla Galleria Civica di Modena è stata presentata una rassegna sul periodo 1954-1962.
Nel 2002 la mostra Omaggio a Emilio Scanavino viene allestita nei Chiostri di Santa Caterina, Oratorio dei Disciplinati a Finale Ligure.
Nel 2003 la Galleria S.Fedele di Milano gli dedica la personale “Scanavino e il sacro”.
Nell’estate del 2008 viene esposto “Il muro ritrovato” al Priamar di Savona nella sala della sibilla.
Muore a Milano il 28 novembre 1986.