MARIO RACITI (1934)

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14 Giugno 2019
IRMA BLANK (1934)
14 Giugno 2019

"Mario Raciti nasce a Milano nel 1934. Le sue prime esposizioni risalgono agli inizi degli anni ’50. Dai primi anni ’60, dopo una laurea in giurisprudenza e l’inizio dell’ attività legale, si è dedicato professionalmente alla pittura.. Espone dagli anni ’60 in moltissime gallerie private in Italia e all’Estero.

Dalle figurazioni emblematiche degli anni ’60, alle “Presenze-assenze degli anni ’70, alle “Mitologie” degli anni ’80, ai “Mistero” degli anni ’90, esponendo in questi periodi in Istituzioni quali le Quadriennali di Roma, con le personali alla Biennale di Venezia, al P.A.C. di Milano, a Palazzo Magnani di Reggio Emilia, al Museo Diocesano di Milano, al MART di Rovereto, nonché sempre in personali, alla Casa del Mantegna di Mantova, a “Dècouvertes 92” a Parigi, a palazzo Sarcinelli di Conegliano, al Chiostro si S.


Domenico di Imola, alla Biblioteca Salita dei Frati di Lugano, al Morat Institut di Freiburg im B., al MAG di Riva del Garda, alla Permanente di Milano (con R. Casiraghi), al Palazzo del Broletto di Pavia (con M. De Maria) ecc.

Raciti approda dagli anni 2000 ad una pittura, che ponendo il problema di soluzioni controverse, ne forza le contraddizioni portando l’immagine a una forza drammatica quanto trasognata.

Sono recenti le indagini sulle crocefissioni: “Why”, dei “Fiori del Profondo” (Proserpina dall’Ade fa nascere i fiori sulla terra per comunicare colla madre Demetra) e ultimamente: “Una o due figure”, con i fiori divenuti dardi e la “non” descrizione di irraggiungibili amplessi."

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